sabato 17 ottobre 2015

La Principessa Fortunata (da una mente sbroccata) e la sua nuvola...

 La Principessa Fortunata (da una mente sbroccata)

...

La principessa fortunata stava diventando grande.
Da piccola principessina, aveva aspettato questo momento a lungo.
Sognava di avere un regno tutto suo. Non troppo grande ma molto luminoso.
Sognava di poterlo finalmente tenere in disordine come piaceva a lei.
Niente schemi, poche regole. Morbidezza e colori! E calore!
Un camino, luci soffuse, tappeti e cuscini. E tante persone felici intorno a se!
Sognava di diventare una principessa che lavorava! Stava ore a compilare i suoi foglietti e a parlare con i colleghi immaginari, seduta su quel panchetto di legno.
Riccioli biondi, guance rosse, ginocchia sbucciate e occhi curiosi!
Un grande sorriso, bocca spalancata verso il futuro!
Ottimismo, follia e logica! Spirito di farfalla e anima di sirena!

Fuori da ogni schema e da ogni regola, che voleva tutte le principessine del regno vogliose di coronare un giorno il sogno del matrimonio, la principessina fortunata sosteneva che non si sarebbe mai sposata!
Libera e indipendente!
Ribelle, certo!

Così inizio il suo viaggio nell'età adulta, piena di voglia di sperimentare, conoscere, curiosare ovunque potesse, imparare!
Attraversò il regno su e giù per mesi, treni, musica nelle orecchie e i primi veri sogni da principessa.
Il matrimonio no, ma l'amore, l'amore quello si!
La principessa fortunata iniziò a costruirsi la sua casa sulla sua nuvola.
Una nuvola bianca e rosa, che se ci saltavi su, si alzavano in aria un sacco di cuoricini rossi e danzanti!

La sua nuvola sarebbe diventata sempre più importante man mano che lei cresceva!
Un posto magico, dove lei si rifugiava quando il mondo diventava troppo fumoso! Troppo difficile e incomprensibile! Lei saltava lassù, tra i cuoricini danzanti, e con distacco analizzava i disagi, sotto!
E imparò ad affrontare le situazioni, a cercare le soluzioni!
Le osservava, le analizzava, provava a capirle quelle situazioni, e scoprì che scendendo, poi, era più semplice risolverle!

La sua nuvola era il suo rifugio nei giorni più tristi.
Era il vaso di raccolta delle sue lacrime. Scendevano dai suoi occhi grandi e si dissolvevano nella morbidezza. E dopo tutto sembrava più leggero.
E lei poteva di nuovo scendere nel mondo!

La sua nuvola restava fondamentale anche nei momenti felici! Si rifugiava li a rielaborare e metabolizzare gli eventi sorprendenti e gioiosi delle sue giornate! Rideva a crepapelle, saltellava facendo danzare i cuoricini, ballava!

La principessa fortunata era una che ballava! Soprattutto da sola, sulla sua nuvola. Il volume della musica diventava sempre più alto. Più lei cresceva, più i suoi pensieri divenivano spesso complicati, più lei alzava il volume della musica. La musica le piaceva tutta! Era una delle cose più importanti della sua vita! La musica le riempiva il cuore, le svuotava la mente, scioglieva le sue emozioni e, se necessario, le sue lacrime! La musica placava il suo entusiasmo se era troppo, stemperava la sua rabbia, ammansiva la sua aggressività!
Sulla sua nuvola la musica non mancava mai!

Sulla sua nuvola, la principessa fortunata, stava bene davvero. Anche da sola.
Anche.
Perché crescendo, la principessa fortunata, iniziò a sentire il bisogno di condividere quello spazio così prezioso, di far salire qualcuno sulla nuvola...

...quel giorno, che si innamorò!

(to be continued)



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